
Chiesa " San Benedetto Abate", San Benedetto Ullano
Formazione:

Formazione, preparazione, sensibilizzazione, prevenzione, assistenza alla popolazione
I cristiani custodi del creato e testimoni dell'ecologia della fede




La maggiore consapevolezza della comunità locale sui rischi a cui è sottoposto un territorio porta ad una educazione sempre più specifica in termini di cura del creato, prevenzione e di comportamento nelle emergenze, soprattutto in uno scenario come quello calabrese dove i rischi sono diversi e di conseguenza anche le azioni di previsione e prevenzione.
L’Eparchia di Lungro si estende su un vasto e non compatto territorio che presenta innumerevoli difficoltà di viabilità e logistiche. Ecco perché riteniamo che occorre far fronte alle varie situazioni di crisi e garantire che le attività di prevenzione e cura del creato assumano carattere permanente, dovendo tempestivamente dirigersi sia alla individuazione dei possibili rischi sia allo studio e alla predisposizione degli interventi da attuarsi al verificarsi dell'evento calamitoso.
La Caritas Diocesana Lungro propone, attraverso il presente progetto, un percorso triennale per il periodo 2019-2021.
La tutela dell’ambiente e delle persone è infatti strettamente legata alla conoscenza, alla previsione e, ove possibile, alla prevenzione, ossia alla capacità della comunità di resistere e reagire ad eventi calamitosi, partendo dall’educazione delle giovani generazioni, fornendo loro modelli comportamentali e sociali, attraverso incontri e percorsi formativi (come il Catechismo), al fine di creare futuri cittadini consapevoli e civicamente attivi a salvaguardia e protezione delle proprie comunità.
Da qui l’idea di creare un gruppo di volontari e di diffondere la cultura della cura del creato, della prevenzione e della responsabilità ambientale, con il presente progetto.
La varietà dei rischi nelle diverse comunità stimola la specializzazione dei volontari presenti nella stessa, che molto spesso sono nell’immediato i punti di riferimento, quindi risulta utile l’informazione della popolazione, attraverso azioni volte alla conoscenza del territorio, ai suoi rischi ed ai corretti comportamenti da adottare in caso di emergenza.
Le attività di formazione del progetto, in primo luogo, saranno sviluppate intorno al grande tema della salvaguardia del creato e della promozione/Informazione in merito. In secondo luogo si tratterà il tema della previsione, attraverso lo studio e la determinazione delle cause dei fenomeni calamitosi, della individuazione dei rischi e della localizzazione delle zone soggette ai rischi stessi, attraverso attività volte a ridurre al minimo le possibilità che si verifichino danni conseguenti agli eventi calamitosi.
Il progetto si propone, attraverso i volontari coinvolti, di promuovere una cultura dell’emergenza, cioè di stimolare la popolazione ad un volontariato attivo soprattutto in momenti di emergenza secondo le proprie competenze.
C'è da capire e trasmettere alla nostra gente che le emergenze coinvolgono in prima persona gli enti preposti e specializzati, come Protezione Civile, Vigili del Fuoco, Forze Armate, Organizzazioni specializzate come la Croce Rossa, Organizzazioni di Volontariato. Tuttavia, ci siamo resi conto che in questo mosaico di competenze esistono degli spazi di azione non occupati oppure trascurati, spazi di cui la comunità locale parrocchiale/diocesana si deve far carico. In questo senso il futuro gruppo di volontari potrebbe avere nelle varie situazioni oltre al compito di promozione/informazione e sensibilizzazione della popolazione ai temi della salvaguardia del creato, anche il compito di favorire il cambio di mentalità, più attenzione alla cultura dell’emergenza. In particolare si dovrebbe insistere sul supporto che il gruppo volontari potrebbe offrire nelle situazioni emergenziali nell’immediato: vicinanza umana, accompagnamento spirituale, mobilitazione della comunità colpita, assistenza e appoggio ai soccorritori. Pertanto, siamo convinti che sia assolutamente necessario la creazione del gruppo diocesano, il quale avrà un compito ben preciso e che peraltro si distinguerà da tutti gli altri attori istituzionali preposti. Da questo punto di vista nasce la necessità di una adeguata informazione e preparazione dei nostri futuri volontari impegnati nella salvaguardia del creato e la gestione delle emergenze.
